Il primo volume di ArchiDiAP Books è dedicato al tema del recinto, elemento del progetto architettonico, urbano e di paesaggio, che delimita uno spazio, crea un limite che separa chiaramente un dentro e un fuori, l’artificio e dalla natura o diverse nature.
Il recinto è un archetipo: definisce l’atto originario dell’insediarsi in un luogo e dell’edificare un rifugio. Appartiene a diverse civiltà antiche – egiziana, greca, romana, araba – definendo la spazialità della casa a patio, del temenos, dell’hortus conclusus, e continua ad essere utilizzato da società e culture diverse nel corso della storia. Non è solo un elemento di delimitazione dello spazio, ma anche un principio ordinatore che definisce relazioni interscalari tra Territorio, Paesaggio, Città e Architettura e un dispositivo che configura spazi pubblici comunitari e della convivenza e determina diverse percezioni e comportamenti. Indagato da numerosi autori e utilizzato da molti architetti, il recinto continua a caratterizzare i diversi ambiti del progetto contemporaneo, assumendo nuove forme, materie e declinazioni che modificano e alterano quelli originari.
I contributi raccolti in questo libro, esito del Seminario della Scuola di Dottorato, riflettono sulla attualità di questo archetipo, le variazioni di identità di questo dispositivo nel contemporaneo, lo indagano attraverso letture critiche di diverse opere che declinano alcune delle molteplici forme, caratteri e materialità che esso può assumere.