Nel territorio del Municipio VI di Roma, lontano dal caos e dal traffico cittadino, si trova Torre Gaia dove nelle immediate vicinanze sorge il Villaggio Breda. Delimitato a nord da Via Ambrogio Necchi, a est da Via Ercole Marelli, a sud da Via Oreste Sartinara e Via Francesco Tosi e a ovest da Via di Grotte Celoni, il Villaggio viene attraversato per tutta la sua lunghezza da un percorso principale intitolato ad Ernesto Breda, fondatore della “Società Italiana per Costruzioni Meccaniche”.
La Società Breda fu fondata a Milano nel 1866 e conquistò rapidamente un posto di primo piano nel campo dell’industria meccanica italiana. Nella guerra del 1915-1918 la Società cominciò a produrre strumenti bellici affermandosi sempre di più. La prima fabbrica provvisoria nacque a Brescia e, nel 1931, divenne un grande stabilimento. Nel 1925 la “Breda” ricevette, da parte del governo ellenico, un’importante ordinazione di armi la cui produzione avvenne in una fabbrica situata in Via Flaminia. Nel 1938 però ci fu la necessità di costruire un nuovo e più ampio stabilimento, adatto alle nuove esigenze e situato fuori Roma: l’anno successivo, nel luogo prescelto a Torre Gaia, iniziarono i lavori per la costruzione della fabbrica e del villaggio destinato ad ospitare parte degli impiegati.
Il 27 Maggio 1939 Mussolini posò la prima imponente pietra del Villaggio al centro dell’area dove sarebbero sorti i nuovi edifici. I primi contratti con l’Istituto Fascista Autonomo Case Popolari (IFACP), furono firmati nel Dicembre del 1940. Nel Gennaio del 1941 i fabbricati dei primi lotti cominciarono ad essere abitati. L’opera prevedeva la realizzazione di 480 alloggi, basati su criteri di realizzazione semplici ed economici, con edifici di due o tre piani di colori ispirati alle tavolozze che il territorio circostante metteva a disposizione. La costruzione dei primi due lotti, iniziata nell’estate del 1939, durò un anno e mezzo, mentre per terminare l’intero Villaggio ci vollero nove anni.
L’unità del complesso è favorita dalla presenza di due piazze che si aprono sull’asse principale di Via Ernesto Breda; la principale è “Piazza Erasmo Piaggio” utilizzata come spazio di raccolta della vita cittadina. Su “Piazza Siderea” invece sorge il complesso parrocchiale progettato dall’Architetto Tullio Rossi, che mescola elementi desunti dal Barocchetto romano con lo stile rustico, realizzato contemporaneamente alla costruzione del Villaggio dal Comm. Bellotti.
Nel secondo dopoguerra la fabbrica di armi venne chiusa e il Villaggio Breda perse la funzione originaria per il quale era nato. Tutt’oggi il complesso non ha subito alcun tipo di modifica se non la riqualificazione della piazza “Erasmo Piaggio” avvenuta nel 2001.