La Scuola Superiore di Architettura di Roma viene istituita nel 1919-20, nello stesso periodo in cui in Germania nasceva il Bauhaus di Weimar.
Prima della Scuola l’insegnamento dell’architettura era diviso fra accademie di belle arti e scuole d’ingegneria.
Tra il 1925 e il 1926 Enrico Del Debbio viene incaricato di progettare la nuova sede per la Regia Scuola Superiore di Architettura nei pressi di Valle Giulia.
Nel 1930, in seguito alla concessione di un terreno demaniale, viene redatto un bando di concorso per la sede della Scuola di Architettura, nei pressi “di Valle Giulia dal lato dei Parioli, immediatamente a sinistra del palazzo dell’Accademia Inglese di Belle Arti; ha una superficie di mq. 3500 quasi quadrata; trovasi in condizioni altimetriche catatterizzate da fortissimi dislivelli, che, se danno possibilità di soluzioni vivaci ed originali, creano tuttavia non lievi difficoltà allo studio architettonico” (estratto del bando a firma di Gustavo Giovannoni).
La nuova scuola di Architettura, impostata su un impianto ad U, contiene cinque grandi Aule per il disegno, cinque per le lezioni, una grande biblioteca/aula magna, tutti serviti da una grande galleria, vera “spina dorsale dell’edificio” (G. Giovannoni).
L’edificio, rivestito di intonaco color rosso-bruno, poggia su un imponente basamento in pietra bianca.
Il sempre crescente numero di iscritti alla facoltà determina ben presto la necessità di ampliare la prima struttura. Si conteranno alla fine ben tre ampliamenti, tutti ad opera di Del Debbio.
Il primo, del 1934, è caratterizzato dalla costruzione nel lato posteriore di una galleria con tre nuove aule.
ll secondo ampliamento, realizzato nel 1958, presenta due corpi ortogonali in collegamento con l’originario edificio, da cui sono ricavati nuovi spazi per lezioni e per i servizi.
Il terzo ampliamento, realizzato solo in parte per conflitti con l’attigua Ambasciata del Belgio, determina la posizione dell’attuale ingresso, e rompe definitivamente la simmetria planimetrica, pur cercando di preservare in facciata i cromatismi della prima costruzione.
Un quarto ed ultimo ampliamento non verrà mai realizzato.