Ponte degli Annibaldi

Insula Architettura, Francesco Cellini, Fabio Brancaleoni

Via degli Annibaldi, 00184 Roma, Italia, 1998-2000


In occasione del Giubileo del 2000 fu previsto a Roma un grande afflusso di pellegrini e turisti. Per facilitarne gli spostamenti, limitati dal traffico incessante della capitale, fu indetto un concorso pubblico di architettura con lo scopo di realizzare tre passerelle aeree pedonali, inizialmente temporanee, lungo i punti strategici dei percorsi di pellegrinaggio. Le locations proposte dal concorso erano: piazzale Numa Pompilio, piazza San Giovanni in Laterano e via degli Annibaldi. Per le limitazioni in corso d’opera della Sovrintendenza archeologica, fu impossibile realizzare i ponti nei primi due siti prescelti e in tempo per il Giubileo, così ne fu realizzato solo uno su via degli Annibaldi. Questo ricostituisce l’asse storico di via della Polveriera interrotto da via degli Annibaldi e garantisce un passaggio sicuro e pedonale a tutti coloro che, provenendo da via della Polveriera, vogliano raggiungere la stazione Colosseo della metropolitana. La peculiarità di questa ubicazione sta nel fatto che i due muraglioni su cui poggia il ponte (costituiti da via degli Annibaldi e via del Fagutale) presentano, per tutta la loro lunghezza, una differenza di quota che si aggira intorno al metro. Cosi diviene necessario mantenere l’intradosso del ponte costantemente di 5 metri al di sopra del piano carrabile della via e ciò a sua volta comporta un raggio di curvatura del piano dell’impalcato. In questo modo il ponte arriva su largo G. Agnesi ad un’altezza di circa 120 cm dalla quota di arrivo e viene poi raccordato ad esso da una scala lapidea, munita di servoscala.

Tra più di 50 progetti presentati, il vincitore fu Francesco Cellini. La location a cui destinava inizialmente la sua opera era piazza San Giovanni e da ciò derivano le diverse modifiche poi apportate al progetto in fase di realizzazione su via degli Annibaldi: mancano infatti i due corpi scala che raccordano la passerella con gli accessi, di questi ultimi solo uno (quello su largo G. Agnesi) è munito di scala e servoscala. La strada progettuale intrapresa dall’architetto è duplice: da una parte egli ricerca la massima leggerezza strutturale e visiva per integrarsi nel complesso skyline urbano; dall’altra, nella scelta degli attacchi al terreno, prevede elementi di salita massicci in linea con i materiali e le finiture del tessuto urbano circostante.

Il ponte presenta una struttura a trave continua, con una spina portante centrale, in parte riassorbita nella sagoma dell’intradosso (illuminato di notte), in parte estradossata e trasformata in una panca centrale continua, soluzione che riduce così lo spessore dell’impalcato e minimizza l’impatto del corpo architettonico rispetto al Colosseo. Il percorso è diviso secondo i flussi, accompagnato lungo il tracciato dalla panca centrale continua (che è accessibile, per tutta la sua lunghezza, come elemento di sosta, riposo e vista del panorama storico romano), ed assistito da servo-scala per un facile attraversamento. La panca è rivestita in acciaio inox sabbiato, il piano di calpestio e il rivestimento della panca in pietra lavica; lungo i suoi lati, prevede insegne pubblicitarie, visibili sia di notte che di giorno, grazie alle linee di illuminazione poste sul bordo della seduta. Ad incrementare il livello di comfort, è l’uso di finiture in legno: nel sedile continuo lungo la panca, nel poggiapiedi e nel corrimano, incurvato per facilitare l’appoggio. Le rampe e le scale di accesso sono realizzate in muratura e rivestite con materiali uniformi a quelli dell’area circostante. L’uso dei materiali non è casuale, ma è orientato da due esigenze: da un lato la facile reperibilità sul mercato e la semplicità della messa in opera (elementi fondamentali per la realizzazione del manufatto in tempi brevi) ; dall’altro la necessità di una struttura semplice, essenziale, elegante e dal minimo impatto visivo: un vero e proprio “ponte invisibile”.

Autore Scheda
Roberta.M
Revisori
Alberto Coppo
Redazione ArchiDiAP
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Ponti e percorsi pedonali

Tags

francesco cellini, ponte pedonale, roma

Categoria di intervento

Cronologia

REALIZZAZIONE: 1998-2000
INAUGURAZIONE: 2001

Figure professionali coinvolte

GRUPPO DI PROGETTAZIONE: Fabio Brancaleoni, Francesco Cellini, Eugenio Cipollone & Insula Architettura e Ingegneria; Collaboratori: V. C. Leone, E. Sonato

Committenza

Comune di Roma – Ufficio Progetti per la Città Storica

Imprese costruttrici

APPALTATORE GENERALE: Geocostruzioni, Cerasi

Monografie

DE GUTTRY, Irene. Guida di Roma moderna: architettura dal 1870 ad oggi. Roma: De Luca Editori d'Arte, 2001.

TONELLI, Chiara. I ponti del Giubileo. Roma: Gangemi editore, 1999.