La palazzina di Piazzale Clodio, progettata da Luigi Pellegrin nel triennio 1955-1958, è costituita da una serie di appartamenti realizzati per soddisfare l’elegante ed esigente committenza del tempo. Essa si trova presso Piazzale Clodio, al centro di Roma, e la sua costruzione richiese particolare attenzione sia al contesto circostante, proporzionata alla necessità della committenza, e sia al clima storico-culturale nel quale fu concepita.
Carattere specifico della Palazzina è l’articolazione dei volumi. Lo stesso Luigi Pellegrin lavora sull’involucro, scava nella volumetria, e grazie alla flessibilità della distribuzione interna crea spazi “svuotati” completamente e risolti con pareti attrezzate in legno. Tutto questo sempre per soddisfare la committenza, migliorando il “quieto vivere”.
L’edificio si sviluppa su sei piani, compreso il tetto-terrazzo, ed è composto da un piano terra ben visibile e decorato con un ampio atrio all’interno; sia ai lati che in fondo all’atrio si diramano i corpi scala che permettono l’accesso ai restanti piani, studiati dallo stesso Arch. Pellegrin con grande attenzione. Sono caratteristici per la dinamicità delle facciate, per l’articolazione ad incastro dei volumi, per gli accessi seminascosti e per le finestre ritagliate: per non parlare della grande quantità di ripostigli, corridoi e disimpegni che rendono i singoli appartamenti facilmente accessibili e ben collegati. Inoltre l’organismo abitativo è interamente circondato da servizi commerciali e ben si relaziona con essi, pur mantenendo gli accessi ben distinti.
Il sistema costruttivo è il frutto di una progettazione ben studiata, anche se a causa della scarsa qualità dei materiali, tutt’oggi la palazzina versa in uno stato di degrado e quindi non è possibile constatare la complessità dell’edificio; esso purtroppo non è mai stato sottoposto a nessun tipo di manutenzione dagli anni sessanta fino ad oggi.