Mercato Municipale di Santa Maria da Feira

Fernando Távora

R. Descobrimentos 8, 4520-201 Santa Maria da Feira, Portogallo, 1953-1959


Fernando Távora progetta il mercato municipale nel centro storico di Santa Maria da Feira, integrandosi con il contesto e mantenendo un rapporto visivo con il Castello e la Chiesa dei Lóios.
Il progetto si adatta alla morfologia del terreno, definendo un fronte urbano rialzato su una piattaforma che si affaccia sulla strada e sulla quale si aprono delle attività commerciali.

L’impianto è composto da uno spazio  quadrangolare di 50 x 50 metri, ed  è suddiviso in quattro corpi di diversa forma e consistenza volumetrica, poggianti su una piattaforma che si articola in diverse quote, seguendo le caratteristiche del terreno. Al centro un grande spazio vuoto sul quale insiste una fontana, un luogo di incontro all’interno del mercato.

Il programma prevede un settore di esercizi commerciali e settori per la vendita di prodotti alimentari, ovvero carne, pesce, frutta e verdura, oltre ad altre strutture complementari.

Il corpo principale, che fa da transizione tra la strada e l’area del mercato, ospita i negozi e le loro aree di servizio, nonché i dipartimenti veterinario, amministrativo e di ispezione. Un altro corpo ospita le bancarelle di fiori e frutta e lo spazio espositivo. Un altro ancora è costituito dai banchi per la vendita degli ortaggi. Infine, l’ultimo corpo ospita le aree per la vendita di carne e pesce, nonché di animali vivi e le relative aree di servizio.

Tutte queste aree sono state distribuite secondo una metrica definita, come dimostra la pavimentazione in quadrati di 1 x 1 metro, all’intero dei quali sono stati integrati mosaici che indicano i vari prodotti in vendita, sulla base di alcuni schizzi di Álvaro Siza.

La sezione delle coperture rimanda ad una Y, ed è costituita da uno spesso pilastro centrale che sostiene due travi inclinate verso il centro (in direzioni opposte), che a loro volta sorreggono un elemento di protezione solare, una soletta continua lungo i vari supporti. In questo modo il tetto, inclinato, non viene sovraccaricato dal peso dell’acqua piovana, che defluisce direttamente in una grondaia centrale posta sull’asse dei pilastri e diretta ai pluviali.

Per la costruzione è stato utilizzato prevalentemente il cemento armato, nei pilastri e nelle travi, e il granito nelle pareti. Grandi pareti vetrate sono utilizzate per creare le facciate urbane dei negozi, consentendo un maggiore rapporto tra interno ed esterno. Per il rivestimento sono state utilizzate ceramiche blu e bianche. Tutti gli arredi fissi del Mercato, ovvero i banchi per la vendita e i lavabi, sono realizzati rispettivamente in cemento e in granito.

“Una piazza di 50 x 50 metri per un mercato. Un modulo, anch’esso quadrato, di 1 x 1 metro controlla la composizione e ne introduce la geometria.
Vari corpi protettivi sono distribuiti intorno al cortile. Non solo un luogo di scambio di oggetti, ma anche di idee, un invito all’incontro.
Un linguaggio austero, sotto la tutela del Castello. A proposito di questo edificio, Aldo Van Eyck, in occasione del Congresso di Otterlo, ha suggerito di sostituire l’attuale nozione di spazio e tempo con quella più vitale di luogo e occasione.”
Fernando Távora, Porto, 1980

Autore Scheda
Giorgia Piemontese
Revisori
Paolo Marcoaldi
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Mercati

Tags

mercato, Portogallo

Categoria di intervento

ex novo


Il progetto di restauro coordinato da Bernardo Tavora
Fonte
Cronologia

1953 - Progetto
1954 - Inizio Lavori
1959 - Completamento dei lavori

Figure professionali coinvolte

autore:
Fernando Távora

collaboratori:
Alberto Neves,
Álvaro Siza,
Fernando Lanhas

strutture : Ing António Pereira dos Santos

Committenza

Municipio di Vila da Feira

Imprese costruttrici

Daniel Ferreira Pinto

Monografie

Esposito, Antonio, Giovanni Leoni. Fernando Tavora : opera completa. Mondadori Electa, 2005, ISBN 9788837020453 8837020457.

AA.VV.. Fernando Távora. Lisboa: Editorial Blau, 1993.

AA.VV.. Páginas Brancas (Arquitectura de Docentes do curso de Arquitectura da ESBAP). Porto: FAUPArquitectura ESBAP, 1986.

Bandeirinha, J.A.O (a cura di). Fernando Távora Modernidade Permanente. Guimarães: Casa da Arquitectura, 2012.

Fernandes, M.C.. ESBAP / Arquitectura anos 60 e 70. Apontamentos. Porto: FAUP, 1988.

Figueira, Jorge. Fernando Távora: coisa mental. Porto: AEFAUP - Associação de Estudantes da Faculdade de Arquitectura da Universidade do Porto, 1992.

AA.VV.. Arquitectura moderna portuguesa : 1920-1970. Lisboa: IPPAR, 2004.

Articoli in rivista

Fernandez, S.. O percurso de Arquitectura Portuguesa 1930-1974. In: Textos Teóricos. Porto: FAUP, 1988, n. 7, .

Wang, W.. Távora, Siza, Souto Moura. Una identitad no lineal. In: Arquitectura . Revista Oficial del Colegio de Arquitectos de Madrid, 1986, n. 261, .

Bucci, Federico. Távora e la naturalezza del progettare. In: Domus. 2005, n. 887, .

Culotta, Pasquale. Le radici dell'architettura. In: Casabella. 2006, n. 742, .

AA.VV.. In onore di un maestro. In: Casabella. 2003, n. 713, .

Magnani, Carlo. Casabella. In: Fernando Távora. 2003, n. 713, .

Souto de Moura, Eduardo. Fernando Távora e la natura delle cose naturali. In: Casabella. 2003, n. 713, .

AA.VV.. Fernando Távora [La contemporaneità dell'inattuale/Architettura portoghese]. In: Casabella. 2001, n. 693, .

AA.VV.. Fernando Távora [L'architetto e la talpa]. In: Casabella. 2000, n. 678, .

Leoni, Giovanni. Un anonimo del XX secolo/Fernando Távora. 20th Century Anonymus. In: Casabella. 2000, n. 678, .

Articoli su libro

Ferrão, Bernardo. Tradição e modernidade na obra de Fernando Távora 1947/ 1987 In: Fernando Távora. Editorial Blau, 1991, .