E’ uno degli interventi di maggiore densità tra quelli della Garbatella, più simile agli case a corte che agli esempi di città giardino a bassa densità. La costruzione occupa i bordi del lotto allineando i suoi prospetti lungo le strade perimetrali e creando una quinta consona su piazza Bartolomeo Romano. All’interno del lotto è contenuto un giardino ricco di vegetazione. L’edificio a corte è costituito da tre corpi di altezza diversa, uniti tra loro da un basamento con archi e portici sovrastanti i passaggi d’ingresso. I sette corpi scala prospettano tutti sulla corte e servono da due a quattro alloggi per piano.
I prospetti d’ispirazione medioevalista, sono progettati in modo tale da simulare una genesi per accostamento di singoli edifici a schiera, tramite la suddivisione in settori verticali con differente altezza, sottolineati da paraste e cornici in tufo sulle facciate intonacate, e caratterizzati da finestre decorate, di forma e disposizione variabile. I balconi, le logge e i volumi aggettanti sono sorretti da barbacani; caratteristica la soluzione d’angolo sulla piazza con i comignoli contrapposti che inquadrano la facciata, riproposta dallo stesso autore, in scala minore, nell’edificio su piazza Nicola Longobardi.
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Originale
Edilizia sociale
garbatella, plinio marconi, roma
BONAVITA, Antonella, Piero FUMO, Maria Paola PAGLIARI. Guida all'architettura moderna della Garbatella. Roma: Palombi editori, 2010.
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