Giardino di Artemide

Vincenzo Latina

Piazza Minerva, 1, Siracusa, SR, Italia, 2003-2005


Il Giardino di Artemide è parte di un intervento più complesso che interessa l’area di San Sebastianello su via Minerva a Siracusa, dove è stato realizzato il padiglione per l’accesso agli scavi del Tempio Ionico, i quali trovandosi al di sotto di alcuni uffici comunali, erano poco accessibili.
L’idea del giardino nasce quindi dalla rievocazione mitologica che caratterizza fortemente il luogo; infatti oltre al tempio Ionico che era dedicato ad Artemide, a questo si affiancava l’Athenaion che fu successivamente trasformato nell’attuale Basilica cristiana.
Il progetto suggerisce un intimo connubio tra natura e artificio: l’opera, che assume le valenze di una sorta di percorso-recinto sopraelevato attorno ai vari dislivelli del sito, è realizzata in lastre di contenimento in acciaio corten e gabbie sovrapposte di rete elettrosaldata riempite di ghiaia, che per le loro peculiari qualità materiche si armonizzano perfettamente con la natura spontanea che infesta l’area. Il gran germoglio di essenze spontanee, nonché la presenza dell’acqua che gorgoglia dalla macina di un vecchio mulino lì recuperato, evoca Artemide, dea vergine della fertilità, protettrice delle belve feroci, dei boschi e delle ninfe e al contempo la natura primigenia dell’isola di Ortigia.
In questo modo il progetto ha voluto recuperare sia il valore stratigrafico che il significato originario del luogo, ricomponendo tutti gli aspetti frammentari del sito, compreso il rinvenimento di una vecchia cisterna greca.
Il luogo è stato reso accogliente, riparato, ombreggiato e fresco, grazie anche alla piantumazione dell’Ailanthus Altissima, detto Albero del Cielo o del Paradiso, che costituisce l’essenza prevalente del giardino. Esso che è originario della Cina, è caratterizzato da steli filiformi come giunchi che raggiungono altezze considerevoli.
La contaminazione della vegetazione spontanea, libera di manifestarsi tra la ghiaia e le fenditure dei pannelli di acciaio, rende il giardino l’espressione del ciclo biologico e naturale: al variare delle stagioni varia la presenza vegetazionale e la qualità della luce che disegna ombre sempre diverse. La materia viva della natura diventa quindi non solo l’oggetto della contemplazione ma anche un materiale determinante di questa architettura.

Autore Scheda
Giovanni Rocco Cellini
Revisori
Fabio Balducci
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Aree archeologiche, Parchi, verde pubblico

Tags

Artemide, Athenaion, Corten, Gabbie metalliche, Giardino, latina, Mitologia, Ortigia, siracusa

Categoria di intervento

Figure professionali coinvolte

Progettista e Direttore Lavori: Vincenzo Latina con Silvia Sgariglia
Collaboratori: Sabrina Nastasi, Vincenzo Mangione, Luca Sipala

Committenza

Comune di Siracusa, Assessorato ad Ortigia

Imprese costruttrici

Impresa esecutrice: rag. Giovanni Avola
Strutture metalliche: sig. Frasca

Budget dell'opera

93.806,18 euro

Monografie

Manfredi, Fabio. Paesaggi, progetti d’autore. Calabria e Sicilia. Firenze: Alinea, 2010, ISBN 9788860554970.

Articoli in rivista

Latina, Vincenzo. Il giardino di Artemide nell'isola di Ortigia. In: Abitare. 2005, n. 451, . ISSN 0001-3218.

Articoli su libro

Latina, Vincenzo. Il giardino di Artemide a Ortigia, Siracusa In: Premio di Architettura. ANCECatania. a cura di AA.VV.. Edilstampa, 2009, ISBN 9788878640603. p. 66-69..

Latina, Vincenzo. Il Giardino di Artemide nell'isola di Ortigia In: Architetture di rara bellezza in catalogo del Festival dell' Architettura 2006. a cura di Enrico Prandi. Festival dell'architettura di Parma, 2006, ISBN 8889739061. p. 155..