Edificio bifamiliare a Ferrandina

Michele Iacovazzi e Angela Anna Maria Marsilio

Via E. de Filippo snc, Ferrandina (MT), Italia, 2010-2012


Il sito che accoglie quest’architettura, anche se frutto di una lottizzazione, ha conservato quell’idea di prezioso “isolamento” e di casa indipendente.
L’intero progetto tende a confrontarsi con tale contestualità, costruendo un rapporto diretto sia con le norme dettate dalla “convenzione urbanistica del piano urbanistico comparto C10” che con il paesaggio dell’intorno che si rivolge apertamente su tre lati (il quarto è in aderenza con la proprietà del sig. De Lucia Pasquale, emergendone per l’eloquente soluzione contemporanea d’insieme.
Il processo compositivo dell’edificio bifamiliare, assume come programma quello di una grande casa unifamiliare quasi fosse isolata al centro della lottizzazione, cinta dal libero orizzonte (sud-ovest) lineare del sito.
L’architettura si eleva in modo nitido e preciso come fatto compiuto, concluso in sé e definito dai suoi limiti. Confini che però non vogliono essere introversi ma piuttosto aperti alla fruizione visiva dell’esterno che a sua volta è chiamata a definire alcuni spazi all’aria aperta, stanze senza muri all’interno della soluzione complessiva. Il rapporto con il contesto e la sequenza dei tre piani sovrapposti sono affidati a un’architettura semplice e lineare che, rileggendo in chiave contemporanea il sapore della casa mediterranea, si sviluppa piegandosi su se stesso a disegnare le stanze e il tetto, le zone esterne di calpestio rialzate dal giardino, gli aggetti e i balconi. A un fronte pieno rivestito di lamelle in laterizio e/o pietra e pannelli multistrati a sud, si affiancano in armonica antitesi le facciate ovest ed est, con ampie vetrate aperte verso il verde.
Gli intonaci rigorosamente bianchi e i rivestimenti sopra indicati che avvolgono la forte geometria d’insieme, le superfici piane che si sommano in modo chiaro e dinamico all’intorno della falda inclinata (caratterizzata da travi in legno lamellare, schermature solari, pannelli solari e fotovoltaici) rivelano una ricerca su una “mediterraneità possibile” che nell’ascolto della storia del paese rifiuta apertamente la copia stilistica aprendosi alla sperimentazione di nuove possibilità. Questo anche in linea con le leggi governative in continua evoluzione che impongono questo modo d’approccio alla progettazione.
Il piano terra e il piano primo sono residenziali, il piano seminterrato raggiungibile da una rampa con una pendenza del 20% è adibito garage, deposito e cantina. Lo spazio antistante è destinato a parcheggio e a verde privato.
L’altezza max a monte è di 6,50ml calcolata dalla linea di terra (marciapiede strada) alla linea di confine definita dalla linea d’intersezione tra la parete verticale esterna e l’intradosso della falda di copertura.
I prospetti est-ovest si distinguono con pilastri di acciaio che sostengono sia gli ampi balconi sia le travi di legno lamellare di copertura.
Chiara la partitura degli spazi interni e la gerarchia notte-giorno. Semplice ma figurativamente efficace il gioco dei lastricati che circonderanno l’edificio, le cui asimmetrie renderanno interessante e non scontato il percorso perimetrale.
L’edificio è certificato in “classe A” cioè a basso consumo energetico ed elevato comfort abitativo. Si eliminano i cosiddetti “ponti termici” per prevenire muffe e condense, definire un isolamento termico ottimale, studiare soluzioni architettoniche e impiantistiche finalizzate alla riduzione dei costi di riscaldamento e raffrescamento. Un isolamento a cappotto (min. 15 cm di spessore) qualitativamente avanzato e ben dimensionato porta innumerevoli vantaggi. Da un lato facciate ben isolate e protette possono ridurre significativamente i costi di gestione e la domanda di energia primaria per il riscaldamento. Un effetto contemporaneamente compatibile con l’ambiente (ad esempio i “calanchi lucani”) che viene sempre più richiesto dallo Stato.
Gli abitanti di questo edificio, oltre a godere di tutti i comfort legati all’impiego di soluzioni costruttive e materiali di pregio e rispettosi dell’ambiente, hanno la possibilità di vivere in un edificio di comprovata efficienza energetica con costi notevolmente inferiori a quelli normalmente fino ad oggi sostenuti.
Le dimensioni dei vani delle due abitazioni rispondono agli standard minimi e le pareti finestrate assicurano il rapporto minimo delle superfici illuminate pavimentate pari a 1/8 come per Legge.
L’altezza interna del garage è di 2,90 mt. mentre quello delle abitazioni di 2,75 mt. al piano terra, 2,70 mt. al piano primo, le cantine sono completamente interrate con un’altezza al netto di 2,32 mt.
Sulle cantine è presente il verde pensile che caratterizza il fronte principale del manufatto.

Autore Scheda
Rocco Murro
Revisori
Claudia Tofanelli
Debora Mancini
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Residenze, Residenze plurifamiliari

Tags

acciaio, Architetti Michele Iacovazzi e Angela Anna Maria Marsilio,, cappotto esterno, cemento armato, disegnatore geometra Riccardo Rossi, edificio residenziale, Ferrandina, polistirene rivestito, resine colorate, tetto legno e laterocemento

Categoria di intervento

Figure professionali coinvolte

Ing. Giuseppe Lafergola, Ing. Carmine Iacovazzi

Committenza

La Guardia Carmine e Marisa

Imprese costruttrici

S.I.T.I. s.r.l., con sede legale in Via Sottomulino Scorpione n.13 – Ferrandina MT
Arenella Saverio, v. Lanzillotti 238, 75013 - Ferrandina MT
INELTEC S.r .l. Via Dei Mestieri, snc – Zona Paip 1, 75100 - Matera