Chiesa Santa Maria Regina Pacis

Giulio Magni

Piazza Regina Pacis, 13, 00122 ostia, 1924-1928


“PAX CHRISTI IN REGNO CHRISTI”. L’ effige, che si trova esattamente al di sopra dell’entrata principale della Chiesa di Santa Maria Regina Pacis, esplica al meglio l’idea che portò nel 1916, proprio nel mezzo della Prima Guerra Mondiale, l’ing. Paolo Orlando a proporre all’allora Vescovo di Ostia il Cardinale Vincenzo Vannutelli di erigere “[…] un tempio votivo alla Regina della Pace affinché non si protraessero più a lungo i giorni della guerra in atto”.

L’area sulla quale attualmente sorge la Chiesa vanta una superficie di circa 2500 mq, la cui edificazione con destinazione ad opere pubbliche era già stata prevista dal PRG del Comune di Roma del 1909 nella parte riguardante la nuova città di Ostia. Il terreno, sito su uno dei colli sabbiosi più alti del litorale, fu donato dal Governatore di Roma ai Padri Agostiniani della chiesa di Santa Aurea ad Ostia Antica il 12 Gennaio 1917, cosicché con cerimonia solenne il Card. Vannutelli posò la prima pietra il 21 Giugno del 1919. La progettazione fu affidata all’architetto Giulio Magni, tra i più importanti del periodo, che fu collaboratore di G. Sacconi nella progettazione del Vittoriano, nonché progettista di diverse opere pubbliche (Ministero della Marina, Stazione di Velletri, Facoltà valdese di teologia) e private (tra tutte il Villino Pacelli) a Roma.

L’impianto strutturale della Chiesa S. Maria Regina Pacis è di tipo basilicale e presenta una pianta a croce latina con lunghezza massima tra abside e portale di 56 metri e una larghezza massima nel transetto di 21 metri. L’abside presenta una forma poligonale e non semisferica, come in molti casi, ed è sopraelevato da alcuni gradini rispetto al resto della chiesa. Al suo interno troviamo il presbiterio alle cui spalle si erge una nicchia contenente la statua della Madonna col Bambino e ai lati due grandi vetrate dipinte. Al di sopra della nicchia troviamo una pala d’altare firmata da M. Rosati. Al braccio destro del transetto invece, è annesso il campanile mentre all’interno la sua costituzione è valorizzata da nicchie quadrangolari poggianti su due colonne in stile corinzio che ospitano due altari marmorei. La nicchia nel braccio destro del transetto è affrescata da un dipinto sempre di Rosati, mentre la nicchia a sinistra è riservata all’adorazione del Sacro Cuore di Gesù. La navata centrale è coperta da una volta a botte lunettata che distribuisce la luce all’interno dell’edificio sacro, mentre i due spazi laterali sono coperti da volte a crociera che scaricano su colonne in granito. Questi ultimi ospitano diverse cappelle la cui successione è segnata dalla presenza di colonne in stile corinzio che arrivano ad un’altezza di 8 metri sotto il cornicione. La grande cupola che caratterizza la Chiesa è di forma ottagonale, con un diametro di 12 metri e un’altezza massima di 42 metri e permette l’apertura su ognuno degli otto lati di finestre rettangolari divise da colonne tuscaniche. All’interno della chiesa sono presenti grandi finestrature decorate, in particolare la finestra della facciata principale (policroma con al centro il monogramma di Cristo) e quelle della navata centrale, riprendono nello stile quelle delle terme di Diocleziano. La facciata principale affaccia direttamente sulla scalinata che conduce alla piazza antistante ed è orientata verso il mare in maniera anche simbolica, quasi ad indicare che “[…] la benedizione della Regina della Pace voleva abbracciare tutto il mondo”. Il comparto decorativo è formato da due coppie di lesene con capitello ionico, che racchiudono un arco a tutto sesto. Nella parte centrale sopra l’arco è presente lo stemma del Card. Vannutelli, più in alto al centro del timpano è incastonato lo stemma araldico di Papa Pio XI. I materiali utilizzati per l’opera sono diversi: l’interno è caratterizzato da finto travertino intonacato in bianco per le pareti e gli elementi decorativi, mentre in giallo per le volte. L’esterno, al contrario, è caratterizzato da un rivestimento in cortina di mattoni rossi e decorazioni in travertino romano. Annesso alla chiesa è presente un grande edificio disposto su tre piani, all’interno del quale sono presenti alcuni uffici parrocchiali e sale nelle quali vengono svolte attività religiose e sociali. Tutt’intorno è presente un’area adibita a giardino pubblico e piazzetta aperta solamente negli orari di apertura della chiesa stessa.

Autore Scheda
Matteo Nicoletti
Revisori
Alberto Coppo
Redazione ArchiDiAP
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Chiese

Tags

architettura sacra, chiesa, giulio magni, ostia, regina pacis

Categoria di intervento

Regina Pacis
Redazione ArchiDiAP
Cronologia

• 1916 - L’ ing. Paolo Orlando propone al Cardinale V. Vannutelli di costruire una Chiesa per Ostia
• 12/01/1917 - Il Card. Vannutelli compra il lotto per la costruzione dal Comune di Roma
• 21/06/1919 - Il Card. Vannutelli in una cerimonia ufficiale posa la prima pietra per la costruzione dell’edificio
• 11/11/1927 - Smarrito il decreto promulgato per l’erezione della parrocchia, Il Card. Gennaro Granito Pignatelli emana il decreto “Cupientes litteris”
• 20/12/1928 - Inaugurazione della Chiesa, che apre al pubblico
• 15/09/1932 - Viene riconosciuto civilmente il decreto “Cupientes litteris”

Figure professionali coinvolte

• Progettista: Arch. Giulio Magni
• Costruttori: Impresa edile dell’ Ing. Loni
• Finanziatori del progetto: Padri Agostiniani e successivamente i Padri Pallottiani della Società dell’Apostolato

Monografie

FRONZUTO, Graziano. Organi di Roma. Guida pratica orientativa agli organi storici e moderni. Firenze: Leo S. Olschki Editore, 2007.

RENDINA, Claudio. Le Chiese di Roma. Milano: Newton & Compton Editori, 2000.