La Chiesa di San Luca Evangelista è stata costruita tra il 1955 ed il 1958 su progetto degli architetti Lucio e Vincenzo Passarelli. La facciata è suddivisa in tre parti: la parte centrale è a mattoni rossi, in cui spicca un protiro moderno, con un bassorilievo in marmo ove sono rappresentati episodi e figure bibliche e storiche; e due parti laterali, speculari tra loro, composte da una grande vetrata a tutta altezza. La chiesa è affiancata da un’alta struttura campanaria. Il basso portale d’ingresso introduce in un atrio da cui si accede direttamente alla cripta, e, tramite una rampa di scale, alla chiesa sovrastante. Cripta e chiesa hanno il piano leggermente in discesa verso i rispettivi altari. Dell’elemento caratteristico costituito dalla copertura sagomata a triangoli, non si riesce ad apprezzare la componente statica dovuta all’intervento di Riccardo Morandi. Attraverso i tiranti diagonali in cemento, che racchiudono le vetrate, egli è riuscito a ridurre, incredibilmente, lo spessore della soletta. L’interno della chiesa è a pianta rettangolare, a tre navate, suddivise da pilastri in cemento, collocati molto vicino alle pareti, così da ridurre ai minimi termini le due navate laterali e dare ampio spazio alla navata centrale. I pilastri sorreggono le travi di cemento del soffitto, le cui strutture ondulate creano un plastico effetto di movimento e di chiaroscuri. Nel 1996 la Chiesa alta 15 metri viene divisa mediante la costruzione di un pavimento a cinque metri di altezza. Al piano terra prende posto una Cappella feriale e quattro grandi saloni. Al piano di sopra prende posto la grande chiesa parrocchiale alta circa dieci metri. Nel grande Presbiterio della Chiesa vengono realizzati circa quattrocento metri di mosaico, da parte dell’artista Giampiero Arabia. Nella parete di fondo, sono raffigurati, in alto lo Spirito Santo e Dio Padre; al centro una grande croce da cui emerge un Cristo bronzeo; e ai suoi lati le figure di Maria e di Giovanni. Alle spalle della sede, vi è un mosaico con un Cristo pantocratore benedicente, affiancato da rappresentazioni di architetture e di paesaggi di stile leonardesco. Ai lati di questi, sono posti, alla destra una icona raffigurante la Vergine col bambino; alla sinistra il tabernacolo, nella cui porta, anch’essa in mosaico, sono raffigurati i simboli dei pani e dei pesci. A destra dell’altare maggiore è posto il fonte battesimale, composto da una vasca circolare percorsa da un mosaico con motivi acquatici; alla sinistra, è l’ambone con la raffigurazione, in mosaico, dei simboli dei quattro evangelisti. Alle spalle del fonte battesimale e dell’ambone, in due mosaici distinti sono raffigurati gli apostoli. Alle pareti laterali, sono appesi quadri con figure di santi; nella navata di destra è posta una grande statua lignea di san Luca, mentre in quella di sinistra statue devozionali. Sui pilastri delle navate si possono notare i pannelli della Via Crucis in ceramica smaltata, e nella navata di destra un trittico, anch’esso in ceramica, raffigurante l’Annunciazione; entrambe le opere sono di 1. Il quartiere sorge su un’area di territorio delimitata dalle vie Prenestina e Casilina che, uscendo dalla biforcazione in corrispondenza di porta Maggiore, ricalcano gli antichi tracciati delle due grandi strade consolari.