Centrale termica nella Città Universitaria di Roma

Eugenio Montuori

Sapienza Università di Roma, Piazzale Aldo Moro, Roma, RM, Italia, 1932-1935


La centrale termica della Città Universitaria di Roma è opera di Eugenio Montuori, coinvolto da Marcello Piacentini nella progettazione della nuova cittadella dell’Ateneo Sapienza.

Il fabbricato compare nella visione planimetrica già nel 1935 in una posizione marginale rispetto agli assi principali dell’impianto basilicale che contraddistinguono la città universitaria. La centrale è inserita in un sistema di verde e spazi filtro, come il portico, senza che la sua destinazione prettamente tecnica possa essere sminuita per vicinanza agli altri edifici destinati al sapere.

La composizione architettonica semplice è utile a rispondere pienamente alle esigenze di natura tecnica e funzionale; tuttavia è presente un chiaro ordine compositivo, definito dalla presenza di un volume parallelepipedo di ridotto spessore, al quale si accosta, in adiacenza sul lato lungo, un corpo principale simmetrico, la cui facciata principale è caratterizzata da un accesso centrale; da un doppio livello di finestre orizzontali; e dalla presenza di due terrazze laterali, a “scavare” i vertici superiori del prospetto.

Con tale premessa l’edificio si compone di tre livelli: uno interrato e due fuori terra.

Il piano seminterrato, alto 3,50 m, accoglie l’alloggio dei serbatoi, degli accumulatori di calore e delle pompe di riempimento sia per l’acqua depurata che per il deposito giornaliero di nafta per una capacità complessiva delle caldaie di 8.800.000 calorie-ora.

Il piano terra, un parallelepipedo di circa 40×20 metri simmetrico negli accessi, è il fulcro della centrale con uno spazio a doppia altezza di 8 metri intorno al quale si sviluppano le diverse attività ad essa afferenti come l’officina meccanica, la cabina governatorato, i magazzini, gli spazi destinati agli operai e gli ambienti della falegnameria.

Il piano primo è costituito da due volumi, il primo stretto e lungo che, senza alcuna interruzione di tipo materico e compositivo, definisce un prospetto ad L sui lati corti rispettivamente verso l’Istituto di Chimica e verso piazzale Aldo Moro.

Il secondo volume, posizionato in mezzeria, è più corto rispetto al fabbricato per lasciare spazio a due terrazze simmetriche il cui vuoto articola il volume accentuando il carattere additivo e sottrattivo della composizione generale.

Nella parte più elevata dell’edificio si colloca un altro locale tecnico per il deposito dell’acqua.

La scansione delle facciate è data da ampi infissi h. 3,00 m verso i fronti principali e il portico, mentre il lato volto all’istituto di Ortopedia e il piano superiore sono segnati da finestre a nastro.

La centrale rappresentava la grande innovazione tecnologica del tempo. I dispositivi all’avanguardia che venivano utilizzati, come le caldaie “Velox”, riuscivano a riscaldare circa 650000 mc con un sistema distributivo di 60000 ml di tubazioni all’interno di un cunicolo sotterraneo che collegava la centrale con tutti gli altri istituti.

Le modalità di mandata del sistema di riscaldamento erano tre: una per gli impianti a funzionamento continuativo, una per gli impianti a funzionamento intermittente con radiatori e, infine, una per gli impianti del Rettorato, Giurisprudenza e Lettere alimentati con termoconvettori.

Negli anni successivi la centrale ha avuto continue modifiche andando ad innestare per addizione nuovi ambienti.

Il primo cambiamento afferente agli spazi della falegnameria rimase su carta e risale al 1940, il secondo importante ampliamento realizzato, risale, invece, al 1950 con l’annessione delle officine ortopediche agli spazi esistenti.

Tale modifica ha comportato una riorganizzazione degli spazi interni: il portico è stato utilizzato per aggiungere servizi, ascensori e un nuovo vano scala; le terrazze sono inglobate negli interni delle officine.

Dal 1985, la garbata  articolazione volumetrica, data da pieni, vuoti e spazi filtro, risalente all’impianto del 1935, non è più leggibile e completamente snaturata.

Attualmente l’edificio, rinominato “Plesso Tecce”, accoglie una delle ricche biblioteche della Facoltà di Giurisprudenza inerente al diritto privato conservando il fondo speciale “Fondo Bafile”.

Autore Scheda
Manuela.Ciangola
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Alterata

Funzione

Impianti industriali, Industria

Tags

Categoria di intervento

ex novo


Estratto della rivista del sindacato nazionale fascista, 1935
Fonte
Estratto della rivista del sindacato nazionale fascista - termoconvettori, 1935
Fonte
Cronologia

1932 Inizio lavori
1935 Fine lavori
1950 I Ampliamento della centrale termica
1985 II Ampliamento della centrale termica

Figure professionali coinvolte

Architetto: Eugenio Montuori
Direzione lavori: architetto Marcello Piacentini
Revisore tecnico progetti: ingegnere Gaetano Minnucci
Direttore Ufficio Tecnico: ingegnere Francesco Guidi

Budget dell'opera

Preventivo per la costruzione della città universitaria in Roma al 1933
Sottovoce centrale termica:
£ 4.300.000
Impianti elettrici:
£ 2.000.000

Monografie

Bartolomeo, Azzaro. La Città universitaria della Sapienza di Roma e le sedi esterne 1907-1932. Roma: Gangemi editore, 2012.

(a cura di). 1935/1985 La "Sapienza" nella città universitaria. a cura di E. Guidoni, M. Regni Sennato. Roma: Multigrafica editrice, 1985.

. La città universitaria di Roma : Seminario internazionale di progettazione. Roma: CLEAR - Cooperativa Libraria Editrice Architettura Roma, 1986.

. Sapienza razionalista: l'architettura degli anni '30 nella città universitaria. a cura di Manuel Carrera. Roma: Nuova cultura, 2013.

Mitrano, Ida . La Sapienza 1932-1935: arte architettura e storia. I documenti del Consorzio per l'assetto edilizio della Regia Università di Roma. Roma: Università La Sapienza, 2008.

Articoli in rivista

Piacentini, Marcello. La città universitaria di Roma - fascicolo speciale con 215 illustrazioni. In: Rivista del sindacato nazionale fascista architetti. Fratelli treves editori, 1935, n. Numero speciale, Annata XIV .

Purini, Franco. Una vicenda complessa. In: Palladio - Le città universitarie del XX secolo e la Sapienza di Roma. 2017, n. 59-60, Dicembre - Gennaio .

Azzaro, Bartolomeo. La Sapienza e l'università di Roma. In: Palladio - Le città universitarie del XX secolo e la Sapienza di Roma. 2017, n. 59-60, Dicembre - Gennaio .

Azzaro, Bartolomeo. Progetti e nuove opere per la Città Universitaria di Roma 1930-1960. In: Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Architettura. Roma: L'Erma di Bretschneider Srl, 2018, n. n.s., .