Casa SC

BRH+ (Barbara Brondi e Marco Rainò)

Rocchetta Belbo, CN, Italia, 2006-2009


La ristrutturazione ed ampliamento di un edificio rurale isolato in cima ad una collina localizzata geograficamente nelle Langhe, ha comportato uno studio accurato della preesistenza e delle valenze paesaggistiche in cui si trova il cascinale; l’analisi del territorio in generale e del contesto specifico ha orientato la composizione delle volumetrie, la scelta dei materiali e la selezione delle cromie costituenti il progetto architettonico.

Il complesso esistente era costituito da un corpo di fabbrica in pietra ad uso abitativo e da un rustico posto perpendicolarmente rispetto all’ edificio principale. Successivamente, negli anni sessanta, a questi venne aggiunto un corpo di fabbrica destinato alla residenza.

Il progetto di ristrutturazione è stato concepito nel rispetto dell’insediamento storico, conservando e recuperando la struttura in pietra attraverso un processo di cuci-scuci delle murature.

Nell’esecuzione dell’intervento di recupero si è scelto di utilizzare un rivestimento di facciata uniforme in legno che avvolge il corpo di fabbrica realizzato negli anni sessanta e una parte di quello più antico. Attraverso un sistema di pannelli scorrevoli e con chiusura meccanizzata a ginocchio, l’involucro continuo della facciata ventilata in doghe ha la possibilità di modulare il rapporto tra pieni e vuoti o aperture e chiusure lungo la propria superficie. La scelta del rivestimento in legno rende evidente l’intervento di nuova edificazione.

Il progetto instaura un rapporto primario con il paesaggio, attraverso la scelta di un materiale quale l’acciaio cor-ten, suggerita appunto dalla caratteristica componente ferrosa della terra del luogo. Tale materiale viene utilizzato per il rivestimento di facciata della corte di ingresso, dove l’ampliamento che contiene i locali tecnici ed il garage, disegna in planimetria una corte chiusa su tre lati che invita all’ingresso principale dell’abitazione.  Anche esternamente, è stata data particolare attenzione al paesaggio, con la sistemazione del verde prossimo alla residenza attraverso l’utilizzo di sole essenze autoctone. Fonti di energia alternativa, come pannelli solari e caldaia a pellets, consentono la produzione di acqua calda sanitaria e il riscaldamento.

La progettazione degli interni è stata sviluppata nel particolare, fino al disegno del dettaglio costruttivo degli arredi su misura di tutta la casa. Ad ogni stanza è stata abbinata una scelta cromatica diversa ed il disegno degli arredi risulta originale per ciascuna camera.

(Relazione tratta dai progettisti)

Autore Scheda
Redazione ArchiDiAP
Revisori
Alessandra Garofalo
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Ristrutturata

Funzione

Residenze, Residenze di campagna/rustici

Tags

cascina, Recupero, riqualificazione

Categoria di intervento

Figure professionali coinvolte

Collaboratori: Nicoletta Carbotti, Carla Carenzo, Daniela Pagani
Progetto strutture: Ing. Innocente Porrone
Progetto elettrico: Ing. Alberto Bonfanti

Committenza

committente privato

Imprese costruttrici

Impresa di costruzione: Marenco Costruzioni S.R.L.
Impianti di riscaldamento e ventilazione: Ing. Marco Fodde

Monografie

Paschini, Luca (a cura di). Progetti di giovani architetti italiani. UTET, 2010.

Articoli in rivista

. The Plan architecture & technologies in detail. In: Nuova architettura italiana: 5 punti per un linguaggio comune. Centauro Edizioni Scientifiche, 2010, n. 040, .

Articoli su libro

Ferrando, Davide Tommaso. In: 011+ Architetture made in Torino. Mondadori Electa SpA, 2008, .