Casa di lavoro dei Ciechi di Guerra

Pietro Aschieri

Via Parenzo, 5, Roma, RM, Italia, 1930-1931


Iniziata la costruzione intorno agli anni ’30 del Novecento, nel 1931 viene inaugurata a Roma la Casa di Lavoro dei Ciechi di guerra dell’Architetto Pietro Aschieri. L’edificio, per la sua morfologia e per il suo trattamento delle superfici, mette in mostra la capacità e la forza del razionalismo romano di far collaborare il proprio linguaggio con un sistema attento al contesto. Collocata nel quartiere Trieste a Roma, la struttura occupa poco più di un quarto della superficie a disposizione. Qui convivono il gusto per l’aspetto monumentale, lo studio sui pieni e sui vuoti, ed infine il dinamismo plastico. L’architetto Aschieri volge a suo favore le condizioni di pendenza del terreno di forma quadrangolare ma con il lato a sud curvilineo, progettando un complesso formato da due corpi facilmente distinguibili e collegati tra loro, dividendo il lotto restante con cortili aperti e giardini indipendenti con diversa destinazione. Il primo è un volume a “C”, arretrato rispetto a via Parenzo e distribuito intorno ad un cortile centrale sopra una serie di terrazzamenti; al suo interno sono presenti laboratori e locali di servizio, mentre alle estremità si possono individuare due ambienti semicircolari caratterizzati da fasce verticali vetrate in contrasto con superfici chiare lisce. L’estremità a sud costituisce la cerniera con l’altra parte dell’edificio. Questo volume segue il profilo della via, sviluppando così un prospetto curvilineo. Al suo interno sono compresi il salone delle riunioni, delle conferenze e delle audizioni musicali ed al piano superiore sono presenti le abitazioni dei ciechi e del personale di servizio, mentre al centro dell’intero edificio è posizionata la cappella. Il collegamento dei due differenti corpi viene messo in risalto da una scala e da un portale che permette l’ingresso all’interno del complesso. Tutto l’effetto architettonico è basato sul gioco dei volumi semplici in rapporto con volumi pieni e vuoti con l’assenza assoluta della decorazione: perfino il portale d’accesso perde il suo significato monumentale rispetto all’intero complesso. Il trattamento delle superfici esterne rafforza la differenza tra le diverse parti dell’edificio. Il prospetto curvilineo si affaccia direttamente su strada caratterizzato dall’alternanza tra fasce concave, la successione di cornici sovrapposte per le finestre e la cornice arretrata in sommità sono tutti elementi che definiscono un ritmo dal gusto monumentale. Questa scansione sembra perdersi nel corpo a “C” definito da finestre regolari, ma caratterizzata le fasce vetrate che accentuano la verticalità con elementi trasparenti e non più opachi. La cura del dettaglio è sottolineata dal colore e dai diversi materiali trascurando l’aspetto decorativo ridotto al minimo: il grigio viene usato per gli elementi particolari; il rosso per le finestre in acciaio; il verde per ringhiere e cancelli; il portale di ingresso e i gradini sono in travertino. Negli anni successivi il complesso è oggetto di modifiche che trasformano l’assetto originale. Nel 1941, vengono realizzati i magazzini al di sotto della corte dei laboratori secondo un progetto dello stesso Aschieri. L’abbandono della funzione originaria e il conseguente degrado negli anni successivi al conflitto mondiale hanno reso per molto tempo irriconoscibile l’edificio. Nel 1994 l’edificio è stato oggetto di un intervento di restauro ad opera dello Studio Passarelli che ha riportato l’edificio all’immagine originale, mentre gli spazi interni sono stati adeguati alla nuova funzione universitaria, in quanto ora sede della Facoltà di Giurisprudenza dell’università LUISS.

Autore Scheda
Stefano Pannella
Revisori
Valeria Sansoni
Annalisa Mercuri
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Università e campus

Tags

casa, edilizia pubblica, pietro aschieri, roma

Categoria di intervento

restauro o recupero


Casa di lavoro dei ciechi di guerra - informazioni generali e spese di costruzione
Fonte
Casa di lavoro dei ciechi di guerra
Fonte
Cronologia

08/11/1931 inaugurazione da parte di Benito Mussolini

Figure professionali coinvolte

Pietro Aschieri (1930-1931)
Lucio Passarelli (1992-1995) - Ristrutturazione per riadattarlo a sede universitaria LUISS

Committenza

On. Carlo Delcroix

Imprese costruttrici

Gruppo Provera e Carrassi s.p.a.

Budget dell'opera

L. 1.500.000

Articoli in rivista

. Corriere Architettonico. La casa di lavoro dei ciechi di guerra in Roma. In: Architettura e arti decorative: rivista d'arte e di storia. 10, n. 5, 1929-1930 .

Articoli su libro

Coppo, Alberto. In: Casa di lavoro dei ciechi di guerra. I Edizione Maggioli Editore, 2017, .

Bacigalupi, Vincenzo, Giovanni Boaga, Giacomo Boni. In: Guida dell'architettura contemporanea in Roma. Associazione Nazionale Ingegneri ed Architetti, 1965, .

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