Bosco di Carpenedo

Arbau studio con Luca Baroni - Insitu, Sara Gangemi

via del Boschetto, Carpenedo Mestre (Ve), Italia, 2009-2010


Il progetto per il Bosco di Carpenedo ha reso fruibile un’area naturalistica di 13 ha nel cuore di Mestre ed è l’esito di un iter urbanistico atto a dotare la città di un grande bosco formato da più aree, idea nata nel 1984 e poi accolta nel Prg. L’intervento è quindi parte di un progetto urbanistico più ampio, atto a ripristinare l’ambiente boschivo della pianura padana, secondo un’esperienza originale di progettazione che coniuga esigenze di salvaguardia ambientale con la dotazione di parchi urbani dal linguaggio contemporaneo.

Il Bosco di Carpenedo non è uno spazio pubblico ad uso ricreativo, ma un ambito di valore ecologico e storico ambientale, il cui accesso è regolamentato per non compromettere i fragili equilibri del suo ecosistema. Esso è costituito da più ambiti, caratterizzati da specificità naturalistiche: il Boschetto di 3 ha, nucleo storico originario e residuo dell’antico bosco di Valdemar; i rimboschimenti recenti; il prato stabile; le zone umide.

Il progetto, esito di una gara, prevede il ridisegno dell’area di ingresso e del parcheggio, la sistemazione del percorso didattico, comprensiva dei testi esplicativi e della grafica dei pannelli informativi, e interventi diffusi di sistemazione dell’area (ponti, passerelle, aree sosta, elementi segnapercorso).

La fruizione dell’area è limitata a un percorso definito per preservarne la naturalità. Per rendere chiara la limitazione il progetto propone elementi segnaletici di immediata comunicazione ma integrati all’ambiente: il trattamento della superficie a terra e gli elementi segna-percorso.

Il percorso muta con gli ambienti attraversati. Il percorso del bosco vecchio, ove il suolo in terra battuta segna una netta separazione dal fitto sottobosco, è individuato dal diradamento degli alberi; i segna-percorso rossi indicano il divieto di uscire dal tracciato per rispettare il bosco antico. Il Percorso dei rimboschimenti lungo i fossi è in stabilizzato; elementi continui segnalano il ciglio del canale. Il Percorso dei prati è segnato dallo sfalcio dell’erba e in alcuni punti, per renderlo visibile e segnare il tracciato per il taglio periodico, sono collocati segna-percorso verticali. Se nel bosco il segna-percorso orizzontale contrasta con la verticalità degli alberi, nei prati i segna-percorso verticali spiccano nell’orizzontalità del manto erboso.

Il percorso si arricchisce di aree di sosta segnate da elementi legati tra loro in un unico segno: sedute, cartelli didattici, elementi a terra.

I ponti che attraversano i fossi sono di due tipi. Quelli di accesso al Boschetto, immersi nel verde rigoglioso, sono costituiti da un telaio di tondini d’acciaio, che dà l’effetto di passare attraverso un tunnel nella vegetazione, che porta all’interno del bosco antico. Gli altri, posti in ambiente aperto, sono in legno.

Prima dell’intervento l’ingresso al Bosco era poco visibile. Il progetto lo ha ridisegnato con due elementi distintivi: la recinzione e il pannello decorativo. La recinzione in tondini di acciaio simula elementi vegetali stilizzati e dialoga col bosco sullo sfondo. Il pannello decorativo è inserito in un muro in cemento faccia a vista e rappresenta il logo del Bosco mediante il contrasto tra superfici di cemento lavato e liscio di diverso rilievo.

Gli interventi sono stati realizzati con un budget ristretto (154.000 euro) e si propongono più che come elementi di arredo come oggetti evocativi, con un disegno unitario che va a sovrapporsi in modo discreto ma riconoscibile al paesaggio. Recinzione, cartelli, ponti, sentieri, elementi segnalatori rispondono tutti ad una stessa grammatica, che introduce segni particolari all’interno dell’habitat naturale. Gli elementi affiorano tra gli alberi e i prati con un chiaro significato funzionale, ma diventano anche “personaggi” che abitano il Bosco.

L’intervento, pur con elementi minimi, è diventato l’occasione per dare al Bosco di Carpenedo un’immagine rinnovata e riconoscibile e per favorirne l’appropriazione da parte dei cittadini.

Autore Scheda
Micaela Didomenicantonio
Revisori
Claudia Tofanelli
Debora Mancini
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Spazi pubblici e paesaggio

Tags

Arbau studio, bosco, Carpenedo, Marta Baretti, Mestre, Sara Carbonera

Categoria di intervento

''Un ambiente da scoprire''
Fonte
Analisi dello stato della rinnovazione naturale nel bosco di Carpenedo
Fonte
Cronologia

2009 gara di affidamento incarico
2009 progettazione definitiva-esecutiva
2010 realizzazione

Figure professionali coinvolte

Progetto definitivo-esecutivo e coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione: raggruppamento temporaneo di professionisti composto da Arbau, dott. Agronomo L. Baroni e S. Gangemi - incarico affidato tramite gara; DL arch. Luciana Vita (Istituzione Bosco)

Committenza

Comune di Venezia, Istituzione Bosco e Grandi Parchi

Imprese costruttrici

Masiero Gino & figli

Budget dell'opera

Importo lavori: € 154.000

Monografie

LONGHI, Davide. Novecento. Architetture e città del Veneto. Padova: Il Poligrafo, 2012, ISBN 9788871157955.

GOULA, Maria, Marina CERVERA (a cura di). Liquid Landscapes: Catalogue of the 6th European Landscape Biennial 2010. Milano: Paysage, 2010, ISBN 9788890758300.

AA.VV.. Medaglia d’oro all’Architettura Italiana 2012. Bologna: Editrice Compositori, 2012, ISBN 9788877947857.

MARSIGLI, Filippo (a cura di). Spazi verdi giardini terrazze. Progetti e realizzazioni in Italia. Torino: Utet Scienze Tecniche, 2012, ISBN 9788859808367.

LONGHI, Davide (a cura di). Progettare il recupero del territorio: Premio per l’urbanistica e la pianificazione territoriale Luigi Piccinato - sesta edizione. Padova: Urban Press, 2011, ISBN 9788890597329.

Articoli in rivista

AA.VV.. Segni tra le fronde. In: Pièra - Rivista semestrale dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Treviso. Treviso: settembre 2016, n. 4, p. 66-75.