Aula didattica in autocostruzione ad impatto zero

Irene Ausiello, Francesco Fabbrovich

Via Yvon de Begnac, 6, Ladispoli, RM, Italia, aprile 2010-giugno 2010


L’A.D.A.0 – Aula didattica in autocostruzione ad impatto zero, è un’architettura di piccole dimensioni, realizzata da venti alunni dell’Istituto tecnico per geometri di Ladispoli, sul terreno adiacente all’edificio della scuola. Il progetto, sperimentale, è stato finanziato dall’Amministrazione Comunale e premiato alla Triennale di Architettura di Sofia nel 2013. La costruzione è durata complessivamente quattro settimane: 20 giorni lavorativi di 6 ore, per un totale di 120 ore.

Il metodo costruttivo è a secco, ad eccezione dell’intonacatura della parete di paglia. La struttura portante è in legno con tecnologia mista e intelaiata. E’ formata da un unico ambiente, lo spazio è minimo: le dimensioni dell’aula sono di 26 mq. Il carattere è quello di una struttura flessibile e temporanea, derivante dall’esplorazione dei valori dell’architettura tradizionale in chiave contemporanea: spazio, materia, luce. Le proporzioni, i materiali (legno e vetro), il colore (dato dalla struttura lignea a vista) e la quantità di luce che entra stabiliscono la qualità architettonica dello spazio interno.

L’insieme, compatto, è studiato per contenere le dispersioni termiche. I criteri progettuali dell’aula, orientati alla sostenibilità e mirati al raggiungimento della classe energetica A+ (edificio passivo), sono descritti dagli autori nella relazione tecnica: bioclimatica (sfruttamento del riscaldamento e raffrescamento passivi), risparmio energetico (non solo in termini di energia, ma anche di scelta dei materiali con impatto energetico ed ambientale), risparmio della risorsa idrica (recupero  delle acque piovane e nessuna impermeabilizzazione del suolo), produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico), comfort termoigrometrico e acustico, facilità di messa in opera compatibile con l’autocostruzione, utilizzo di materiali riciclati (dove possibile), utilizzo di materiali naturali (legno, paglia, terra cruda), scelta di materiali provenienti dalla zona (per ridurre i costi di trasporto), possibilità di automanutenzione, riproducibilità.

L’essenzialità della forma è data, in pianta e in alzato, dalle figure geometriche di due quadrati accostati, che formano i rettangoli della pianta e dei due prospetti longitudinali. Il telaio della parete a sud è realizzato in  griglia di tavole in abete con trave superiore in castagno continua e lunga 7,80 m, quanto l’ampiezza interna dell’aula, con due moraletti in abete alla base.  Il disegno della facciata è dato dalla dimensione interna dell’aula, divisa secondo i due moduli di forma quadrata, larghi 3,90 m. Ciascun modulo è composto da una porta in vetro larga un metro e da una vetrata fissa, larga 2,76 m. Il prospetto nord è cieco: la parete è tamponata in balle di paglia, intonacata internamente in terra cruda ed esternamente a calce.

Il tetto è ventilato: il padiglione è coperto con un tetto inclinato ad un’unica falda, nascosto sui fronti laterali da due pareti, eccedenti  il filo del fronte principale. Lo spazio interno è racchiuso da tre pareti cieche e una, sul fronte principale, a sud, completamente aperta all’esterno, con una grande vetrata e due accessi laterali, anch’essi vetrati, per far entrare luce e calore. Gli aggetti del tetto e dei fianchi regolano gli ombreggiamenti, in modo che la vetrata risulti in ombra da aprile a settembre, senza dispositivi mobili di ombreggiamento. Essendo la struttura leggermente sollevata dal terreno e poggiante sulle fondazioni, costituite da 6 pietre di 70 x 70 x 25 cm, collegate da travi in castagno; l’accesso all’aula è dato da un’essenziale rampa in legno, parallela alla facciata principale. L’isolamento dei solai è in fibra di legno. La massa termica è costituita dall’intonaco interno, in terra cruda, della parete nord e dalla pavimentazione in quadrotti di calcestruzzo, posati a secco. L’impianto elettrico è alimentato da un pannello fotovoltaico. L’aula è priva di sistemi attivi di climatizzazione estiva ed invernale. La sola climatizzazione passiva è in grado di assicurare una temperatura interna pressoché costante, 18 gradi in inverno, 26 gradi in estate.

Autore Scheda
Angela Raffaella Bruni
Revisori
Fabio Balducci
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Scuole, istituti

Tags

francesco fabbrovich, irene ausiello, ladispoli, triennale di sofia

Categoria di intervento

ex novo


Aula didattica a Ladispoli
Fonte
Aula didattica a Ladispoli
Fonte
Cronologia

Progetto: Gennaio 2010
Realizzazione: Aprile - Giugno 2010

Figure professionali coinvolte

Progetto architettonico e direzione del cantiere: Arch. Irene Ausiello; Arch. Francesco Fabbrovich
Referenti per la scuola: Prof.ssa Paola Cola, Prof. Dagore Ristorini

Committenza

Comune di Ladispoli, Provincia di Roma

Imprese costruttrici

Autocostruzione

Budget dell'opera

16.000,00 euro