La casa unifamiliare, progettata da Alfredo Lambertucci nel 1973 e costruita nel biennio 1975-1976, è una residenza di campagna realizzata per soddisfare la necessità di disporre di un luogo fuori città, dove trascorrere i propri momenti individuali. Si trova lungo la via Appia Vecchia, tra Genzano e Lanuvio; la sua costruzione ha richiesto particolare attenzione al contesto circostante, dovuta al desiderio dell’architetto di non alterare il panorama della campagna e di mantenere intatta e continua la vista dell’orizzonte. Per questo motivo la casa è stata costruita al di sotto del livello stradale, scavando nel terreno e creando un particolare rapporto con la natura e l’ambiente che ospita l’intero complesso.
Carattere specifico della casa è la semplicità delle linee e delle forme utilizzate; è composta da un volume unico e compatto, che viene modellato da Lambertucci attraverso aggiunte (la parete che ospita il camino, il corpo scala cilindrico) e sottrazioni (il portico ricavato svuotando parzialmente il piano inferiore); il tutto viene coperto da una copertura a botte.
La continuità denunciata all’esterno si ritrova anche all’interno; al piano inferiore è riscontrabile nell’unione delle funzioni della zona giorno, mentre al piano superiore la continuità tra i vari ambienti è consentita attraverso l’inserimento di sopraluce vetrati sulle pareti interne divisorie. Elemento chiave è l’utilizzo della luce: la diffusione diretta e indiretta della luce risulta studiata nei minimi particolari e prevede numerosi espedienti, quali l’utilizzo di ampie finestre dove possibile e necessario, di elementi verticali di vetrocemento ricavati nella muratura, di trasmissione della luce tra le varie camere del piano superiore.
La villa si sviluppa su due piani, quello superiore dedicato alla zona notte, quello inferiore alla zona giorno; una prima particolarità sta nel fatto che l’accesso principale (realizzato dal livello stradale mediante un ponte in acciaio) si trovi al piano superiore; ciò implica un avvicinamento alla casa diverso da quello tradizionale. Appena dietro al portone d’ingresso scopriamo uno spazio affacciato su una doppia altezza interna, in corrispondenza del soggiorno e della parete del camino. Il piano superiore ospita dunque tre camere da letto, (una padronale e due di dimensioni più contenute) e due bagni, di cui uno riservato esclusivamente alla camera padronale.
Attraverso una scala elicoidale, incavata in un volume cilindrico addossato a quello principale della casa, si scende al piano inferiore, nella zona del soggiorno che forma, insieme alla cucina e alla zona pranzo, un vero e proprio open space. Il piano inferiore, oltre che dal sopracitato soggiorno, è formato anche da una piccola camera da letto, un bagno, la zona giorno, lo studio dell’Arch. Lambertucci (“separato” dalla casa mediante il portico), un locale tecnico e un locale con la probabile funzione di magazzino, ricavato esternamente alla casa, sotto la scalinata che porta al ponte in acciaio.
Il sistema costruttivo è altrettanto semplice e prevede muratura lineare in blocchetti di cemento, un’intercapedine di poliuretano espanso e una controfodera interna in laterizi forati. Sia i solai che la copertura sono prefabbricati in cemento e laterizio. Per quanto riguarda i materiali utilizzati, il rivestimento delle pareti esterne e interne è realizzato con un intonaco rustico, la copertura del tetto con campigiane di cotto, mentre per la pavimentazione esterna sono stati usati dei lastroni di cemento. I pavimenti ceramici interni sono dell’Altomena, gli infissi in legno di douglas e le soglie in pietra trachitica.