Il progetto si pone in intima connessione con la nuova corte interna all’isolato ai Bottari, quest’ultima è già stata eseguita e fa parte di una strategia unitaria di interventi previsti nell’isola di Ortigia.
L’intervento è interpretato come ri-connessione urbana della corte, in modo da dotare quest’ultima di un secondo ingresso. L’accesso, subordinato alla ridotta visibilità dell’attuale ingresso presso via Amalfitania, è caratterizzato da un varco anonimo e angusto che si snoda attraverso di un sistema di gallerie poco illuminate che giungono nella corte.
Il collegamento del Ronco con la corte dei Bottari è avvenuto attraverso la creazione di un sistema di varchi disposti in asse rispetto a un’apertura eseguita all’interno del dammuso situato nella corte. Il nuovo cortiletto è stato realizzato demolendo alcuni vani localizzati in fondo al Ronco Aquila, e liberando lo spazio dalle macerie accumulate in decenni di abbandono. Tali interventi condotti in “galleria”, hanno permesso di prolungare lo stesso asse viario che, con orientamento Est/Ovest, attraversa il cortile Bottari. Il tracciamento dello stenopos dà continuità alla corte dei Bottari secondo un programma generale di complessiva configurazione di vie parallele ordinato per strigae.
Il progetto è stato concepito come un sistema di ambiti passanti in cui si alternano gallerie ombreggiate a spazi assolati. Qusti si moltiplicano all’interno dell’isolato delineando la struttura di un percorso continuo. Tale intervento, a differenza dello spazio della corte dei Bottari, che è contraddistinto da spazi di permanenza e di osservazione prolungata, e connotato da caratteri fortemente marcati, è immaginato, viceversa, come una sequenza di spazi “accessori” dal tono “sommesso”. Un accento compositivo è stato riservato soltanto ad una piccola scala in metallo che collega lungo il percorso vari ambienti pubblici interni all’isolato. La suddetta scala, realizzata con struttura e rivestimento di acciaio zincato, si articola svincolata dal rigido invaso della nuova corte accentuando all’interno dell’isolato il senso di percorrenza orizzontale e verticale.