Nuovo ingresso al Foro Romano-Palatino a Largo della Salara Vecchia, Roma

Dipartimento DiAP Dipartimento di Architettura e Progetto

Ateneo Sapienza Università di Roma

Responsabile Scientifico Orazio Carpenzano

Altri Autori Filippo Lambertucci, Manuela Raitano

Scheda Completa

Abstract:

Nel 1953 la Società Immobiliare Santo Spirito per conto di Annamaria Cicogna Volpi commissiona l’opera all’architetto Ignazio Gardella. I primi elaborati si fondano su un rilievo sbagliato del lotto che riportava il fronte lungo le Zattere come rettilineo. Tale circostanza tuttavia non impedisce al Gardella di realizzare la sua opera così come l’aveva concepita sin dall’inizio, riprendendo l’allineamento delle fondazioni degli edifici preesistenti, tecnica tipica veneziana. In particolare l’elemento della finestra tipo rimarrà inalterata nello sviluppo del progetto fino a realizzazione dell’opera. Lo stesso Gardella la definisce :”La finestra lunga propria della casa veneziana.” L’edificio viene ultimano nel 1958 e nel 1995 la Sovrintendenza veneziana che quasi quarant’anni prima aveva imposto l’eliminazione delle terrazze al primo piano privando per tanto la facciata di un ordine geometrico decreterà t
La Casa alle Zattere detta Condominio Cicogna, si raccorda alla chiesa dello Spirito Santo attraverso una campata arretrata rispetto al filo della chiesa e misurata sulla quota d’imposta del timpano. L’edificio presenta due corpi indipendenti caratterizzati da uno sfalsamento di circa un metro. Al piano terra troviamo due ingressi, uno su Calle dello zucchero e un altro su Fondamenta delle Zattere. Tale piano è riservato ai servizi e ad un appartamento rialzato di un metro rispetto al livello della strada. Il quarto e quinto piano risultano arretrati ed ospitano un grande appartamento-villa con terrazza perimetrale. Per i restanti piani la distribuzione dei quattro appartamenti (due di taglio grande sul Canale e due di taglio piccolo-medio sulla calle) riprende quella tipica veneziana che vede il salotto protagonista.

Obiettivi:

Nel 1953 la Società Immobiliare Santo Spirito per conto di Annamaria Cicogna Volpi commissiona l’opera all’architetto Ignazio Gardella. I primi elaborati si fondano su un rilievo sbagliato del lotto che riportava il fronte lungo le Zattere come rettilineo. Tale circostanza tuttavia non impedisce al Gardella di realizzare la sua opera così come l’aveva concepita sin dall’inizio, riprendendo l’allineamento delle fondazioni degli edifici preesistenti, tecnica tipica veneziana. In particolare l’elemento della finestra tipo rimarrà inalterata nello sviluppo del progetto fino a realizzazione dell’opera. Lo stesso Gardella la definisce :”La finestra lunga propria della casa veneziana.” L’edificio viene ultimano nel 1958 e nel 1995 la Sovrintendenza veneziana che quasi quarant’anni prima aveva imposto l’eliminazione delle terrazze al primo piano privando per tanto la facciata di un ordine geometrico decreterà t
La Casa alle Zattere detta Condominio Cicogna, si raccorda alla chiesa dello Spirito Santo attraverso una campata arretrata rispetto al filo della chiesa e misurata sulla quota d’imposta del timpano. L’edificio presenta due corpi indipendenti caratterizzati da uno sfalsamento di circa un metro. Al piano terra troviamo due ingressi, uno su Calle dello zucchero e un altro su Fondamenta delle Zattere. Tale piano è riservato ai servizi e ad un appartamento rialzato di un metro rispetto al livello della strada. Il quarto e quinto piano risultano arretrati ed ospitano un grande appartamento-villa con terrazza perimetrale. Per i restanti piani la distribuzione dei quattro appartamenti (due di taglio grande sul Canale e due di taglio piccolo-medio sulla calle) riprende quella tipica veneziana che vede il salotto protagonista.

Relazione:

Nel 1953 la Società Immobiliare Santo Spirito per conto di Annamaria Cicogna Volpi commissiona l’opera all’architetto Ignazio Gardella. I primi elaborati si fondano su un rilievo sbagliato del lotto che riportava il fronte lungo le Zattere come rettilineo. Tale circostanza tuttavia non impedisce al Gardella di realizzare la sua opera così come l’aveva concepita sin dall’inizio, riprendendo l’allineamento delle fondazioni degli edifici preesistenti, tecnica tipica veneziana. In particolare l’elemento della finestra tipo rimarrà inalterata nello sviluppo del progetto fino a realizzazione dell’opera. Lo stesso Gardella la definisce :”La finestra lunga propria della casa veneziana.” L’edificio viene ultimano nel 1958 e nel 1995 la Sovrintendenza veneziana che quasi quarant’anni prima aveva imposto l’eliminazione delle terrazze al primo piano privando per tanto la facciata di un ordine geometrico decreterà t
La Casa alle Zattere detta Condominio Cicogna, si raccorda alla chiesa dello Spirito Santo attraverso una campata arretrata rispetto al filo della chiesa e misurata sulla quota d’imposta del timpano. L’edificio presenta due corpi indipendenti caratterizzati da uno sfalsamento di circa un metro. Al piano terra troviamo due ingressi, uno su Calle dello zucchero e un altro su Fondamenta delle Zattere. Tale piano è riservato ai servizi e ad un appartamento rialzato di un metro rispetto al livello della strada. Il quarto e quinto piano risultano arretrati ed ospitano un grande appartamento-villa con terrazza perimetrale. Per i restanti piani la distribuzione dei quattro appartamenti (due di taglio grande sul Canale e due di taglio piccolo-medio sulla calle) riprende quella tipica veneziana che vede il salotto protagonista.

QUESTA PAGINA E' STATA MODIFICATA 1 VOLTE
ULTIMA MODIFICA 03/02/2021

IL CONTENUTO DI QUESTA PAGINA E' DISPONIBILE SECONDO LA LICENZA CC BY-SA OVE NON DIVERSAMENTE INDICATO

SCHEDA DISPONIBILE DAL 24/09/2020

IL CONTENUTO DI QUESTA PAGINA E' DISPONIBILE SECONDO LA LICENZA CC BY-SA OVE NON DIVERSAMENTE INDICATO

DETTAGLI DELLA RICERCA