Città Universitaria di Roma

Marcello Piacentini et al

Sapienza Università di Roma, Piazzale Aldo Moro, Roma, RM, Italia, 1932-1940


 

La Città Universitaria nasce dall’esigenza di collocare il numero sempre maggiore di studenti in una zona più ampia e accogliente tra il Policlinico Umberto I a nord, il cimitero monumentale del Verano a est, il Palazzo dell’Aeronautica a ovest e il quartiere San Lorenzo a sud. L’area si rivela strategica in quanto prossima a importanti servizi comunitari preesistenti nel tessuto urbano di Roma interessato dall’intervento. La nuova Città Universitaria si colloca vicino al quartiere borghese piazza Bologna e si connette con il quartiere Parioli e Prati per mezzo di Viale Regina Margherita, Viale Liegi, Viale Bruno Buozzi, Viale delle Belle Arti, via Giuseppe Mazzini, Viale Angelico.

La prima stesura dell’impianto urbanistico della Città Universitaria sita in Roma è stata redatta da Marcello Piacentini nel 1932 attraverso la rielaborazione di studi precedenti del 1914 realizzati dal gruppo Giovannoni, Miani, Bottom Bovio. Nella versione definitiva, l’impianto è risolto attraverso uno schema basilicale il cui asse principale congiunge l’ingresso monumentale di Viale delle Scienze con l’edificio del Rettorato. Il progetto ingloba diverse fabbriche preesistenti: le tre più importanti sono posizionate lungo il margine su Viale delle Scienze e ospitano oggi l’Istituto di Fisiologia e Farmacologia, quello di Medicina Legale e la Clinica neuropsichiatrica, mentre tre piccoli edifici collocati sul vertice orientale, utilizzati inizialmente per la direzione lavori, sono successivamente adibite a supporto per la Facoltà di Botanica. La visione di Piacentini trova realizzazione attraverso l’opera dei più influenti e attivi architetti del tempo; tra i nomi più illustri risaltano quelli di Pietro Aschieri, Giuseppe Pagano, Gio Ponti, Giovanni Michelucci, Gaetano Rapisardi, Gaetano Minnucci e Eugenio Montuori. La mancanza di testimonianze grafiche rilevanti contribuisce alla poca chiarezza in merito ai presupposti iniziali del processo progettuale che ha guidato il disegno dell’impianto. Tuttavia testimonianze indirette riferiscono una forte collaborazione in questa fase tra Piacentini e i progettisti incaricati di realizzare successivamente i singoli interventi.

L’impianto combina la logica compositiva dei campus universitari statunitensi, caratterizzati dall’articolazione variegata di ampi spazi aperti verdi per la condivisione e i singoli fabbricati funzionali all’attività didattica (visitati durante il viaggio effettuato pochi anni prima), coniugati con il rigore dell’impianto cruciforme. L’ingresso su Viale delle Scienze, espresso dalla logica monumentale della composizione di Arnaldo Foschini, contrasta con il carattere ben più modesto dell’ingresso posto sul fronte opposto, concepito inizialmente come un percorso all’interno di un parco caratterizzato dalla presenza di piccoli padiglioni. Le difficoltà di adattare le diverse esigenze intercorse durante la fase progettuale hanno consegnato alla storia un progetto poliedrico che armonizza le differenze e le relazioni con il contesto.  A partire da un modulo quadrato di lato 60 metri e dall’interazione con i suoi sottomultipli, il progetto risolve in una relazione paritetica il rapporto tra il vuoto dello spazio aperto e il pieno degli edifici. L’ambito dell’asse centrale e del transetto è ben definito dall’impostazione planimetrica e dal linguaggio dei fronti dei fabbricati tanto da non permettere rilevanti superfetazioni successive a differenza di quanto avvenuto lungo i margini, rimasti irrisolti fin dal progetto originario.

Successivi sviluppi e interventi hanno alterato indelebilmente il carattere originario dell’intervento. Diverse superfetazioni hanno rimodellato le fabbriche e ampliato le superfici coperte destinate ai servizi per gli studenti e la comunità universitaria. Già nel 1985 è visibile un radicale cambiamento dell’assetto generale, rimasto per lo più inalterato ai giorni nostri. I vuoti originariamente arredati a verde e gli spazi di pertinenza hanno pian piano lasciato il campo a nuove strutture, così come il crescente utilizzo dell’automobile ha reso necessario l’inserimento di carreggiate di debite dimensioni e superfici destinate a parcheggio.

Autore Scheda
Marco Rosati

Autori Secondari
Marco Ugolini
Revisori
ArchiDiAP
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Centri di ricerca, laboratori, Università e campus

Tags

città universitaria, marcello piacentini, roma

Categoria di intervento

ex novo


Planimetrie e Sezioni
Marco Rosati
Tavole di disegni: planimetria generale, planivolumetrico e assonometria della Città Universitaria, 1985
Fonte
Cronologia

Palazzo del Rettorato, Aula Magna, Biblioteca Alessandrina - 1933-1935 - Marcello Piacentini
Facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze Statistiche, Lettere e Filosofia - 1933-1935 - Gaetano Rapisardi
Istituti di Mineralogia e Geologia - 1933-1935 - Giovanni Michelucci e Istituto di Geochimica - aggiunto nel 1939
Istituto di Matematica - 1933.1935 - Gio Ponti
L'edificio Ex Tipografia Tumminelli - 1937-1939 - Francesco Guidi e Eugenio Montuori
Ex Portichetto - 1935 - Eugenio Montuori
Cappella Universitaria - 1945-1948 - Marcello Piacentini
Istituto di Fisica - 1933-1935 - Giuseppe Pagano Pogatschnig
Istituto di Chimica - 1933-1935 - Pietro Aschieri - modifiche nel 1938-1939
Propilei di ingresso, Istituto di Igiene Microbiologia e Parassitologia e della Clinica Ortopedica e Traumatologia - 1933-1935 - Arnaldo Foschini
Dopolavoro Universitario - 1933-1935 - Gaetano Minnucci - ampliata per realizzazione del Teatro Ateneo nel 1939-1940.
Istituto di Chimica Farmaceutica e Tossicologia e la Facoltà di Farmacia - 1956-1962 - Massimo Battaglini, Massimo Boschetti, Luciano Giovannini, Marino Lombardi.
Istituto di Botanica Genetica - 1933-1935 - Giuseppe Capponi
Istituto di Medicina Legale - 1954-1967 - Massimo Castellazzi
Istituto di Farmacologia Medica - 1958-1961 - Claudio Dall'Olio e Alfredo Lambertucci
Istituto di Fisiologia Generale e di Psicologia e di Antropologia - 1933-1935 - Giovanni Michelucci
Centro dei Servizi Generali - 1970-1980 - Stanislao Chiapponi e Alberto Clementi
Istituto di Chimica Generale e Inorganica - 1963-1965 - Roberto Panunzi
Istituto di Fisica - 1969-1975 - Roberto Panunzi
Clinica delle Malattie Nervose e Mentali e gli Istituti di Psichiatria e di Neurochirurgia è una delle realizzazioni pre-piacentiniane
Centrale termica - 1935 - Eugenio Montuori

Monografie

Baratelli, Guia. La Città Universitaria di Roma. Costruzione di un testo architettonico. Milano: Silvana, 2019, ISBN 9788836641345.

Spano, Nicola. La città universitaria di Roma. Roma: ., 1933, ISBN RMR0013393.

Azzaro, Bartolomeo . La Città Universitaria della Sapienza di Roma e le sedi esterne 1907-1932. Roma: Gangemi Editore, 2012, ISBN 8849275285, 9788849275285.

AA.VV. (a cura di). Marcello Piacentini architetto 1881-1960. a cura di Giorgio Ciucci, Simonetta Lux, Franco Purini. Roma: Gangemi Editore, 2010, ISBN 9788849225013.

. La Città universitaria di Roma : Seminario internazionale di progettazione. Roma: CLEAR, 1986, ISBN CFI0021558.

Articoli in rivista

. La Città Universitaria di Roma. Fascicolo speciale con 215 illustrazioni.. In: Architettura : rivista del Sindacato nazionale fascista architetti. Milano - Roma: S. A. Fratelli Treves Editori , 1935, n. Annata XIV, 1935 .

Articoli su libro

Baratelli, Guia. Dalla trasformazione di un paesaggio alla costruzione di un modello. La Città Universitaria di Roma In: THEATROEIDEIS. L'immagine della città, la città delle immagini. IV. L'immagine della città dal '900 ad oggi. a cura di Roberta Belli Pasqua, Luigi Maria Caliò, Giacomo Martines. Edizioni Quasar, 2018, IV. L'immagine della città dal '900 ad oggi., ISBN 978-88-7140-907-8. .

Di Marco, Fabrizio. La Città Universitaria di Roma. Dal piano aperto di Gustavo Giovannoni alla "piccola città raccolta" di Marcello Piacentini. In: Arquitectura Universitaria. Ciudades Patrimonio Mundial. Edipack Grafico S.L., 2016, ISBN 978-84-16599-89-9. .