Scuola Alessi in via Flaminia

Pietro Aschieri

Via Flaminia, 225, Roma, RM, Italia, 1930-1932; 1938 soprelevazione


CONTESTO, TIPO INSEDIATIVO E TIPO EDILIZIO

La scuola Alessi si trova in un isolato rettangolare disposto con il lato lungo sulla via Flaminia e compreso tra via Pietro da Cortona e via Fracassini. Di fronte all’edificio si eleva la collina dei Parioli e sul retro, non lontano, scorre il fiume Tevere, appena rientrato dall’ampia ansa con cui cinge la parte a nord del quartiere Flaminio.

Il contesto urbano del nuovo quartiere in cui nel 1930 si dava avvio alla costruzione della scuola Alessi era, al momento, per larga misura, solo nelle carte di progetto del Piano del 1909 e costituiva ancora oggetto di studio. Il Piano Regolatore Generale del 1931 confermava gli elementi che ancora oggi caratterizzano il quartiere. Per l’area compresa nell’ansa del fiume si definiva un impianto radiale fondato sul polo di piazza Gentile da Fabriano e sul tridente formato dall’asse centrale di via Guido Reni, viale Pinturicchio a nord e viale del Vignola a sud. Il raddoppio della via Flaminia, con l’attuale viale Tiziano, avrebbe separato il nuovo quartiere dalle aree verdi con impianti sportivi verso i Parioli. Il tessuto urbano indicato era costituito prevalentemente da edilizia di tipo intensivo. La mancata realizzazione dei ponti previsti ha prodotto l’isolamento dell’area. Il quartiere, concepito infatti in continuità con i nuovi insediamenti oltre il Tevere, ha finito invece per trovare nello stesso fiume un confine naturale.

L’edificio scolastico veniva costruito ai margini dell’area strutturata dal tridente, presso il luogo in cui l’asse più a sud del sistema si innesta sulla via Flaminia e sul parallelo viale Tiziano. Verso tale nodo era orientato lo stadio Nazionale progettato nel 1911 da Marcello Piacentini. La forma data alla scuola sembra testimoniare l’attenzione prestata al contesto urbano. Realizzata proprio sull’asse dello stadio, opponeva infatti allo stesso, quale fondale, l’arretramento della facciata principale. La planimetria che ne deriva configura quindi un edificio che segue per tre lati i confini del lotto rettangolare e racchiude una corte interna. Il fronte principale, disposto sulla via Flaminia, risulta caratterizzato dall’arretramento della facciata in corrispondenza degli ingressi.

L’attenzione alla scena urbana e l’impiego selettivo di un funzionale apparato decorativo rivelano “modi” aschieriani.

 

DESCRIZIONE E CONSISTENZA EDILIZIA

L’ingresso all’edificio avviene attraverso un sistema di tre atri che si aprono su via Flaminia con ampie vetrate precedute da scalinata. Dall’importante atrio centrale, con pilastri, marmi e busto dell’Alessi, si accede, attraverso una grande porta a vetri, alla palestra in asse con l’ingresso. A destra e a sinistra si passa, sempre attraverso vetrate, agli atri simmetrici delle scuole media ed elementare. Nei due atri a pianta esagonale, sono presenti gli ingressi inclinati sulla Flaminia e, di fronte, gli accessi ai due corpi scala che ne ripetono la forma. Due ulteriori aperture immettono in due ali simmetriche ad L, entrambe con un lato parallelo alla via Flaminia. Ai due angoli opposti i servizi.

La pianta si ripete uguale al seminterrato e ai piani terra, primo e secondo. Ciò che cambia è la destinazione d’uso dei locali: aule sopra, uffici, cucina e spazi comuni ai piani bassi.

La sopraelevazione del terzo piano, realizzata in parte in corso d’opera e in parte nel 1938, non si estende su tutto l’edificio. La scuola media, che occupa l’ala di sinistra del fabbricato, è infatti dotata di un terzo piano sulla via Flaminia e di due piani e terrazzo di copertura su via Pietro da Cortona.

 

QUALITA’ ARCHITETTONICHE, URBANE, AMBIENTALI

La scuola presenta una calibrata articolazione planimetrica che, coniugata con un funzionale apparato decorativo, tende ad evidenziare all’esterno, gerarchie e destinazioni d’uso degli spazi interni. Un portale, sormontato da vetrate riunite in tre fasce verticali, differenzia il volume arretrato degli ingressi dalle superfici pure, con uniformi finestre, dei corpi laterali. I volumi d’angolo dei servizi, avanzati e più alti, delimitano i prospetti. Nel sistema centrale arretrato ingresso-atri-scale, che cinge l’antistante spazio aperto, si concentra la massima articolazione planimetrica dell’edificio, resa evidente, per contrasto, dalla canonica sistemazione di aule e corridoi nei simmetrici corpi laterali. All’interno le finiture più importanti, come all’esterno gli elementi decorativi, si addensano a caratterizzare gli ambienti centrali di ingresso e di distribuzione.

Per mezzo dello spazio concavo, che si apre in facciata, si tenta di instaurare rapporti con il contesto urbano, stabilendo un fondale al piacentiniano stadio Nazionale. Attraverso i vani di ingresso, disposti intorno a tale spazio, vengono distribuiti gli ambienti interni secondo plurime direzioni. L’addensarsi degli elementi decorativi, valica lo scopo meramente decorativo e assume la funzione di indicatore dell’accumulo di significati qui compresenti.

Autore Scheda
osmar
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Ampliata

Funzione

Istruzione e ricerca, Scuole, istituti

Tags

pietro aschieri, scuole

Categoria di intervento

scuola in via Flaminia 225 (scheda di Francesco Foppoli)
Fonte
Cronologia

1927, 10 dicembre: il Governatorato entra in possesso dell'area mediante permuta di terreni
1928, 3 dicembre: verbale di consegna dell’area
1930, 29 maggio: inizio lavori
1932, 26 ottobre: ultimazione lavori
1932, 25 novembre: verbale di consegna
1938, 19 marzo: inizio lavori della sopraelevazione
1938, 26 ottobre: ultimazione lavori della sopraelevazione
1938, 24 novembre: verbale di consegna della sopraelevazione
1996-1998: lavori di adeguamento alle norme

Imprese costruttrici

impresa Fratelli Ciardi; sopraelevazione impresa Greco

Monografie

AA.VV.. Pietro Aschieri architetto 1889 - 1952. Roma: Bollettino della Biblioteca della Facoltà di Architettura dell'Università di Roma, 1977.

Articoli in rivista

MARCONI, Paolo. Pietro Aschieri architetto romano 1889 - 1952. La tradizione moderna. In: L'architettura cronache e storia. 1961, n. 71, 5 settembre p. 348 - 351.